Susa e la sua Valle era abitata già in tempi antichissimi, come dimostrano le testimonianze che risalgono al V millennio a.C. rinvenute in varie località. Fu proprio, all’epoca del regno di Donno e di suo figlio Cozio che il territorio segusino conobbe un periodo di particolare pace e prosperità; Susa era capitale di una vasta zona che comprendeva ampi territori d’oltralpe, separati dalle montagne ma uniti dall’abilità dei due sovrani, che seppero governare con saggezza numerose tribù di origine celtica, Una delle più importanti testimonianze della presenza celtica in Valle, è la roccia coppellata, su cui sono ricavate “coppelle”, incavi emisferici collegati da canalini scolpiti, su cui venivano probabilmente sacrificati animali in età preromana.
Susa e la sua Valle era abitata già in tempi antichissimi, come dimostrano le testimonianze che risalgono al V millennio a.C. rinvenute in varie località. Fu proprio, all’epoca del regno di Donno e di suo figlio Cozio che il territorio segusino conobbe un periodo di particolare pace e prosperità; Susa era capitale di una vasta zona che comprendeva ampi territori d’oltralpe, separati dalle montagne ma uniti dall’abilità dei due sovrani, che seppero governare con saggezza numerose tribù di origine celtica, Una delle più importanti testimonianze della presenza celtica in Valle, è la roccia coppellata, su cui sono ricavate “coppelle”, incavi emisferici collegati da canalini scolpiti, su cui venivano probabilmente sacrificati animali in età preromana.
Susa e la sua Valle era abitata già in tempi antichissimi, come dimostrano le testimonianze che risalgono al V millennio a.C. rinvenute in varie località. Fu proprio, all’epoca del regno di Donno e di suo figlio Cozio che il territorio segusino conobbe un periodo di particolare pace e prosperità; Susa era capitale di una vasta zona che comprendeva ampi territori d’oltralpe, separati dalle montagne ma uniti dall’abilità dei due sovrani, che seppero governare con saggezza numerose tribù di origine celtica, Una delle più importanti testimonianze della presenza celtica in Valle, è la roccia coppellata, su cui sono ricavate “coppelle”, incavi emisferici collegati da canalini scolpiti, su cui venivano probabilmente sacrificati animali in età preromana.
Susa e la sua Valle era abitata già in tempi antichissimi, come dimostrano le testimonianze che risalgono al V millennio a.C. rinvenute in varie località. Fu proprio, all’epoca del regno di Donno e di suo figlio Cozio che il territorio segusino conobbe un periodo di particolare pace e prosperità; Susa era capitale di una vasta zona che comprendeva ampi territori d’oltralpe, separati dalle montagne ma uniti dall’abilità dei due sovrani, che seppero governare con saggezza numerose tribù di origine celtica, Una delle più importanti testimonianze della presenza celtica in Valle, è la roccia coppellata, su cui sono ricavate “coppelle”, incavi emisferici collegati da canalini scolpiti, su cui venivano probabilmente sacrificati animali in età preromana.
Susa e la sua Valle era abitata già in tempi antichissimi, come dimostrano le testimonianze che risalgono al V millennio a.C. rinvenute in varie località. Fu proprio, all’epoca del regno di Donno e di suo figlio Cozio che il territorio segusino conobbe un periodo di particolare pace e prosperità; Susa era capitale di una vasta zona che comprendeva ampi territori d’oltralpe, separati dalle montagne ma uniti dall’abilità dei due sovrani, che seppero governare con saggezza numerose tribù di origine celtica, Una delle più importanti testimonianze della presenza celtica in Valle, è la roccia coppellata, su cui sono ricavate “coppelle”, incavi emisferici collegati da canalini scolpiti, su cui venivano probabilmente sacrificati animali in età preromana.
Susa e la sua Valle era abitata già in tempi antichissimi, come dimostrano le testimonianze che risalgono al V millennio a.C. rinvenute in varie località. Fu proprio, all’epoca del regno di Donno e di suo figlio Cozio che il territorio segusino conobbe un periodo di particolare pace e prosperità; Susa era capitale di una vasta zona che comprendeva ampi territori d’oltralpe, separati dalle montagne ma uniti dall’abilità dei due sovrani, che seppero governare con saggezza numerose tribù di origine celtica, Una delle più importanti testimonianze della presenza celtica in Valle, è la roccia coppellata, su cui sono ricavate “coppelle”, incavi emisferici collegati da canalini scolpiti, su cui venivano probabilmente sacrificati animali in età preromana.
Susa e la sua Valle era abitata già in tempi antichissimi, come dimostrano le testimonianze che risalgono al V millennio a.C. rinvenute in varie località. Fu proprio, all’epoca del regno di Donno e di suo figlio Cozio che il territorio segusino conobbe un periodo di particolare pace e prosperità; Susa era capitale di una vasta zona che comprendeva ampi territori d’oltralpe, separati dalle montagne ma uniti dall’abilità dei due sovrani, che seppero governare con saggezza numerose tribù di origine celtica, Una delle più importanti testimonianze della presenza celtica in Valle, è la roccia coppellata, su cui sono ricavate “coppelle”, incavi emisferici collegati da canalini scolpiti, su cui venivano probabilmente sacrificati animali in età preromana.
Susa e la sua Valle era abitata già in tempi antichissimi, come dimostrano le testimonianze che risalgono al V millennio a.C. rinvenute in varie località. Fu proprio, all’epoca del regno di Donno e di suo figlio Cozio che il territorio segusino conobbe un periodo di particolare pace e prosperità; Susa era capitale di una vasta zona che comprendeva ampi territori d’oltralpe, separati dalle montagne ma uniti dall’abilità dei due sovrani, che seppero governare con saggezza numerose tribù di origine celtica, Una delle più importanti testimonianze della presenza celtica in Valle, è la roccia coppellata, su cui sono ricavate “coppelle”, incavi emisferici collegati da canalini scolpiti, su cui venivano probabilmente sacrificati animali in età preromana.
Susa e la sua Valle era abitata già in tempi antichissimi, come dimostrano le testimonianze che risalgono al V millennio a.C. rinvenute in varie località. Fu proprio, all’epoca del regno di Donno e di suo figlio Cozio che il territorio segusino conobbe un periodo di particolare pace e prosperità; Susa era capitale di una vasta zona che comprendeva ampi territori d’oltralpe, separati dalle montagne ma uniti dall’abilità dei due sovrani, che seppero governare con saggezza numerose tribù di origine celtica, Una delle più importanti testimonianze della presenza celtica in Valle, è la roccia coppellata, su cui sono ricavate “coppelle”, incavi emisferici collegati da canalini scolpiti, su cui venivano probabilmente sacrificati animali in età preromana.
Altare Celtico con coppelle (Sec. VII a.C.)
Indirizzo | Via dell’Impero Romano – Acropoli Romana |
Telefono | 0122.622447 (A.T.L. Montagne Doc) |
susa@montagnedoc.it | |
Apertura | Area Aperta – Sempre Visitabile |
Tariffe | Accesso Gratuito |
Pubblicazioni | I Romani in Val di Susa; Elisa Lanza e Gabriella Monzeglio ed. Susa Libri, pp. 144 |
Altare celtico con coppelle
Rivolto verso la montagna ritenuta sacra anche dai Druidi: il Rocciamelone (3538 mt.).
Scavate nelle rocce dell’acropoli di Susa è possibile vedere le coppelle: incisioni a forma di coppa, collegate da canaletti che conducono in basso, verso cavità più grandi.
Il loro scopo non è ancora ben chiaro, ma probabilmente servivano da altare sacrificale: i druidi sacrificavano su quelle rocce animali ed esseri umani ed in base alla direzione che il sangue seguiva nelle incisioni, traevano gli auspici.
Vicino alle coppelle si trova un pozzo scavato nella roccia, anch’esso risalente all’età celtica. Probabilmente serviva ai druidi per fare
le abluzioni dopo i sacrifici.
Altare Celtico con coppelle (Sec. VII a.C.)
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Pubblicazioni | I Romani in Val di Susa; Elisa Lanza e Gabriella Monzeglio ed. Susa Libri, pp. 144 |
Altare celtico con coppelle
Rivolto verso la montagna ritenuta sacra anche dai Druidi: il Rocciamelone (3538 mt.).
Scavate nelle rocce dell’acropoli di Susa è possibile vedere le coppelle: incisioni a forma di coppa, collegate da canaletti che conducono in basso, verso cavità più grandi.
Il loro scopo non è ancora ben chiaro, ma probabilmente servivano da altare sacrificale: i druidi sacrificavano su quelle rocce animali ed esseri umani ed in base alla direzione che il sangue seguiva nelle incisioni, traevano gli auspici.
Vicino alle coppelle si trova un pozzo scavato nella roccia, anch’esso risalente all’età celtica. Probabilmente serviva ai druidi per fare
le abluzioni dopo i sacrifici.
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Il loro scopo non è ancora ben chiaro, ma probabilmente servivano da altare sacrificale: i druidi sacrificavano su quelle rocce animali ed esseri umani ed in base alla direzione che il sangue seguiva nelle incisioni, traevano gli auspici.
Vicino alle coppelle si trova un pozzo scavato nella roccia, anch’esso risalente all’età celtica. Probabilmente serviva ai druidi per fare
le abluzioni dopo i sacrifici.
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Il loro scopo non è ancora ben chiaro, ma probabilmente servivano da altare sacrificale: i druidi sacrificavano su quelle rocce animali ed esseri umani ed in base alla direzione che il sangue seguiva nelle incisioni, traevano gli auspici.
Vicino alle coppelle si trova un pozzo scavato nella roccia, anch’esso risalente all’età celtica. Probabilmente serviva ai druidi per fare
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Il loro scopo non è ancora ben chiaro, ma probabilmente servivano da altare sacrificale: i druidi sacrificavano su quelle rocce animali ed esseri umani ed in base alla direzione che il sangue seguiva nelle incisioni, traevano gli auspici.
Vicino alle coppelle si trova un pozzo scavato nella roccia, anch’esso risalente all’età celtica. Probabilmente serviva ai druidi per fare le abluzioni dopo i sacrifici.
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Il loro scopo non è ancora ben chiaro, ma probabilmente servivano da altare sacrificale: i druidi sacrificavano su quelle rocce animali ed esseri umani ed in base alla direzione che il sangue seguiva nelle incisioni, traevano gli auspici.
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Il loro scopo non è ancora ben chiaro, ma probabilmente servivano da altare sacrificale: i druidi sacrificavano su quelle rocce animali ed esseri umani ed in base alla direzione che il sangue seguiva nelle incisioni, traevano gli auspici.
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Il loro scopo non è ancora ben chiaro, ma probabilmente servivano da altare sacrificale: i druidi sacrificavano su quelle rocce animali ed esseri umani ed in base alla direzione che il sangue seguiva nelle incisioni, traevano gli auspici.
Vicino alle coppelle si trova un pozzo scavato nella roccia, anch’esso risalente all’età celtica. Probabilmente serviva ai druidi per fare le abluzioni dopo i sacrifici.